Gli "italiani" della SLOVACCHIA

Scritto il 17/06/2024
da Claudio Sottile


Francesco Calzona, sballottolato dai tribolatissimi mesi napoletani, cerca la serenità perduta con quella Slovacchia vettore della sua ribalta internazionale, che parte come vaso di coccio tra quelli di ferro. L’ex mister partenopeo, e c.t. dei “Falchi”, ha portato con sé cinque dei “nostri”: Norbert Gyömbér (Salernitana), Adam Obert (Cagliari), Stanislav Lobotka (Napoli), Dávid Ďuriš (Ascoli), Tomáš Suslov (Hellas Verona). Il difensore dei campani raccoglie una magra consolazione, dopo la stagione da dimenticare con il cavalluccio sul petto. Per il trentunenne non è la prima convocazione in questa manifestazione: fece già parte della spedizione di EURO 2016, collezionando anche due presenze. Il centrale dei sardi è l’unico giocatore rossoblù a rappresentare il club isolano nella rassegna europea. Dopo la salvezza agli ordini sir Claudio Ranieri, frutto anche delle sue 17 presenze in campionato, a 21 anni ecco l’occasione davanti agli occhi del continente.



Il metronomo proverà a mettere raziocinio e ritmo nel centrocampo dei suoi connazionali, dopo il post Scudetto schizofrenico vissutosi alle pendici del Vesuvio. Nonostante questo, 38 sono state le presenze in campionato, pur con tre diversi allenatori alternatisi sulla panchina del “Ciuccio”. Per Calzona è stato imprescindibile nel club, e lo sarà anche con la “Repre”. L’attaccante dei marchigiani è reduce dalla rocambolesca retrocessione in Serie C del Picchio, a nulla sono valse le sue due reti (da febbraio) in cadetteria. L’avanti scaligero ha dimostrato di avere buone qualità tecniche, abbinate a spirito di sacrificio, disputando trentadue gare e concludendo il campionato con tre gol e cinque assist, districandosi come trequartista, centrocampista centrale ed esterno alto a destra.