Gli "italiani" della FRANCIA

Scritto il 17/06/2024
da Claudio Sottile


Quando si parla di campioni, ecco spuntare la Francia. Con questa covata, è stata già vincitrice dei Mondiali 2018 e della Nations League 2021, con il bis iridato sfumato ai rigori, dopo 120 minuti surreali contro l’Argentina in Qatar. Alla formazione di Didier Deschamps manca solo il titolo continentale per completare un ciclo (l’ennesimo per i transalpini) ricco di talento e trofei. I “Galletti” possono contare su tanta Italia, soprattutto su una Milano da bere (champagne): tra i rossoneri Mike Maignan, Theo Hernández e Olivier Giroud, tra i nerazzurri Benjamin Pavard e Marcus Thuram, oltre alla bonus track Adrien Rabiot della Juventus.



Il portiere cerca di dare un senso a un biennio un po’ così, caratterizzato da tanti, forse troppi, intoppi fisici, e qualche sbavatura non da lui, soprattutto se il metro di paragone è lo Scudetto 2021/2022. Il terzino sinistro a 26 anni è nel pieno della maturazione, e anche per lui la stagione del Tricolore dimostra che certi picchi di rendimento sono nel suo DNA, più significativi delle cinque reti e degli 11 assist in archivio da poco. Il centravanti tecnicamente è ancora un adepto di Milanello fino al 30 giugno, ma il suo futuro sarà a Los Angeles. Negli ultimi mesi meneghini, il numero 9 “si è girato”, citando il più famoso coro a lui dedicato dai tifosi del Milan, ben 17 volte (più nove assist) tra campionato e coppe europee.



Passando dall’altra parte dei Navigli, una delle note più liete dei nerazzurri: il difensore ha confermato la fama maturata al Bayern Monaco, conquistando stima (del mister) e affetto (dell’ambiente), diventando un puntello pressoché inamovibile della difesa che, per distacco, è stata la meno battuta del campionato italiano. Quanto all’attaccante, qui è letteralmente di casa, essendo nato a Parma negli anni in cui papà Lilian rifiniva i tackle difensivi col cachemire purissimo. 14 assist e 15 gol per il figlio d’arte: niente male per un arrivo a parametro zero (dal Borussia Monchengladbach). Il centrocampista della Vecchia Signora è l’equilibratore nel club come con i “Blues”: considerato tra i più abili in Europa nel rovesciare l’azione, in oltre 3.000 giri di lancette al servizio di “Madama”, cinque gol, tre passaggi decisivi e la costante sensazione di poterla spiegare a tanti.