Gli "italiani" del PORTOGALLO

Scritto il 18/06/2024
da Claudio Sottile


Il commissario tecnico Roberto Martinez ha fatto salire sul pullman l’estremo difensore Rui Patrício (Roma) e il n. 10 milanista Rafael Leão. Il portiere potrebbe aver perso il posto da titolare anche nella porta lusitana, dopo aver abdicato già nei pali giallorossi, con le 23 presenze in campionato inanellate tutte fino a metà febbraio. Indiscutibile, però, la sua esperienza internazionale, fondamentale in un torneo così condensato come quello in partenza in Germania: 108 gettoni con “A Seleção das Quinas” (letteralmente “La squadra dei 5”, definizione che spiegheremo in coda) sono un bagaglio inestimabile, soprattutto considerando che sette di queste valsero l’alloro nel Campionato Europeo del 2016.



L’attaccante rossonero è croce e delizia, per i suoi tifosi e per gli appassionati in genere dell’arte pedatoria: quando è in giornata è il festival del fútbol bailado e degli occhi strabuzzati, quando non lo è lo sguardo è rivolto al cielo per misurare la luna storta. MVP Serie A nell’anno del diciannovesimo Scudetto del Milan, nella recita complessiva dell’ultimo Pioli 47 le presenze, 15 i gol e 14 gli assist, e un continuo retrogusto da “sì, però…”. Che il funambolo portoghese cercherà di fugare circondato dai suoi connazionali, provando a non dover dare spiegazioni per le sue prestazioni non completamente in linea con lo sconfinato potenziale. Spiegazioni che, invece, toccano a noi: cosa significa quell’appellativo? Il riferimento è allo stemma portoghese, dove compaiono i cosiddetti “quinas”, i cinque scudi azzurri disposti a forma di croce, che secondo la leggenda rappresenterebbero i cinque re moreschi sconfitti nella battaglia di Ourique. Cinque sono anche i cerchi sopra lo stemma della Federazione, che indicano altrettanti regni conquistati da Re Alfonso I. Nell’estate 2024, il focus iniziale è espugnare la testa del girone, mettendo le basi per colonizzare anche il resto del tabellone.