Gli "italiani" della SERBIA

Scritto il 20/06/2024
da Claudio Sottile


Quanta Italia per i “brasiliani dei Balcani”, che stando alle proiezioni scattano in seconda fila per la qualificazione. Fra i pali la certezza è Vanja Milinković-Savić: l’estremo difensore del Torino si è conquistato il posto durante le qualificazioni, e toccherà a lui dal primo minuto anche in Germania. Nel pacchetto difensivo, la prima scelta di Dragan Stojković parla ancora italiano: Nikola Milenković della Fiorentina, scottato dall’amarezza scaturita nell’atto finale di Conference League, è il leader della linea arretrata. Ma anche a centrocampo la colonia è nutrita, tra Ivan Ilić (Torino), Lazar Samardžić (Udinese), e Filip Kostić (Juventus). Il granata è stato l’architetto della zona nevralgica dei pupilli della “Maratona”, le redini in mano legando le due fasi del gioco, oltre ad aver servito quattro gol e due assist tra tutte le competizioni. Il cervello dei friulani ha messo in fila una stagione, a livello personale, di stoffa pregiatissima. In Serie A sei gol (dal peso specifico enorme quello del 19 maggio scorso, su rigore all’Empoli, a tempo ampiamente scaduto) e due assist, meritando ormai la definizione di “tuttocampista”.



Kostić, al termine di una stagione bianconera di up and down, si è posizionato al primo posto nella sua squadra per numero di cross (angoli compresi, 168), un dato mica da sottovalutare per chi di mestiere fa l’esterno a tutta fascia. Cercherà di replicare in Nazionale, mettendo le ali alle “Aquile bianche”. Magari, facendo piovere in area di rigore qualche palla succulenta per il suo compagno di club Dušan Vlahović, centravanti smanioso di mettere la firma anche a livello di nazionali, dopo aver griffato la Coppa Italia 2023/2024, col gol decisivo di Roma. Il suo alter ego è Luka Jović, abile al Milan nel farsi trovare pronto alzandosi a gara in corso, e incidendo il suo nome nove volte nei tabellini, in poco più di 1.200 minuti tra campionato, coppa nazionale, Champions League ed Europa League.