A tu per tu con… il dottor Della Latta

Scritto il 21/04/2022
da Luca Pozza


È arrivato all'età di 29 anni dedicando tutta la sua vita al calcio. Ma ha voluto conseguire la laurea perché, una volta appese le scarpe al chiodo, potrà decidere cosa fare "da grande". Simone Della Latta, nato a Viareggio (Lucca) il 7 marzo 1993, 186 cm di altezza e 83 kg di peso, gioca attualmente nel Padova, nel girone A della Serie C: lo scorso autunno è stato premiato in occasione del Galà AIC del Calcio Triveneto come miglior giocatore della squadra biancoscudata della stagione 2020-2021. Ha iniziato la carriera nel settore giovanile dell'Empoli, percorrendo tutta la trafila delle varie categorie, realizzando, nella stagione 2011-2012, 2 gol in 23 match nell'ultimo anno in Primavera. Poi rimanendo di proprietà del club empolese sono arrivati una serie di prestiti, al Gavorrano in C2, poi in serie C1, categoria dove ha sempre giocato sino ad ora, con le maglie dell'Esperia Viareggio, Pontedera (per sei mesi) e Grosseto. Nell'estate 2015 è stato acquistato dal Carpi che l'ha girato in prestito ancora al Pontedera per due stagioni, in cui ha realizzato 7 reti.



Il rammarico di Piacenza
È il Piacenza la squadra con la quale Simone ha disputato il maggior di numero di campionati, tre, dall'estate 2017, quando è stato prelevato a titolo definitivo, al giugno 2020. “Sono state tre belle annate, in cui sono cresciuto molto come giocatore, segnando nell'ordine 2, 3 e 4 reti: il rammarico più grande è la stagione centrale in cui siamo andati vicinissimi alla promozione in Serie B, sfuggita solo nella finale contro il Trapani. Sono match difficili da dimenticare, ti giochi un'intera stagione in 180' e anche un pezzo della carriera”.

Il gol che non dimentico
“L'ho realizzato proprio con la maglia del Piacenza, nell'ottobre 2018, nella partita contro la Carrarese, che abbiamo vinto 2-1. Mi trovavo vicino al cerchio del centrocampo quando ho visto il portiere fuori dalla porta e a quel punto ci ho provato: avevo paura di non arrivarci e invece è venuta fuori una traiettoria perfetta con il pallone che si è infilato sotto la traversa. Alla fine fu una rete decisiva, quella della 1-0, in una partita poi vinta 2-1”.



Cambio di ruolo a Padova
Nell'estate 2020 Della Latta è approdato nella squadra attuale, in cui è avvenuto il cambio di ruolo definitivo. “Nella mia carriera ho ricoperto più posizioni in campo, sia da difensore che da centrocampista, ma giocando sempre da centrale, forse perché sono abile nel gioco aereo, dove posso sfruttare la mia statura. Centrocampista a tempo pieno lo sono diventato nel primo anno a Padova, con mister Andrea Mandorlini, che ha deciso di schierarmi in posizione più avanzata e i risultati si sono visti: nella prima stagione ho realizzato 10 gol ufficiali, di cui 7 in campionato, 1 nei play-off e 2 in Coppa Italia, mentre quest'anno sono andato a segno 6 volte in campionato. A Padova mi trovo bene anche perché vivo assieme alla mia fidanzata Carolina, nativa come me di Viareggio, che ha deciso di seguirmi”.

Una laurea da sfruttare
“Non so cosa farò quando smetterò con il calcio ma la laurea in scienze politiche che ho conseguito all'Università di Pisa nel 2019, a 26 anni, potrebbe aprirmi altre porte dal punto di vista professionale e prospettive di lavoro. In realtà mi è sempre piaciuto studiare, a 14 anni ho deciso di frequentare il liceo scientifico e poi ho proseguito, anche per tenere allenata la mente. Per un calciatore professionista l'unico problema è legato alla difficoltà di seguire le lezioni all'università, per il resto il tempo a disposizione per dedicarsi è molto, non credo sia una missione impossibile. Io ho sempre studiato di mattina e nel giorno di riposo, non ho avuto grandi difficoltà nel tenere il ritmo degli esami”.