Antonio Cinelli, l'esperto in promozioni

Scritto il 01/05/2023
da Luca Pozza


Tre promozioni - una in Serie A e due in Serie B - con tre squadre diverse. È il prestigioso biglietto da visita calcistico del centrocampista Antonio Cinelli, classe 1989, nato a Roma e cresciuto nelle giovanili della Lazio. Nella sua carriera ha totalizzato oltre 360 presenze ufficiali (coppe comprese) tra i professionisti, per buona parte in Serie B, mentre l'esordio nella massima categoria, pur sfiorato con club diversi, non è mai arrivato. Per lui, in forza dall'estate 2021 al Catanzaro, che milita nel girone meridionale di C, il terzo salto di categoria è arrivato ufficialmente nelle settimane scorse, con molte giornate d'anticipo, dopo che la squadra calabrese ha (stra)dominato il campionato sin dall'inizio. Le prime due promozioni di Cinelli erano arrivate a Cagliari, promosso in Serie A nella stagione 2015-2016 e poi a Vicenza, risalito tra i cadetti nel 2019-2020, nell'anno dei tornei fermati a febbraio a causa della pandemia sanitaria. Nel suo score personale c'è anche la Coppa Italia di Lega Pro vinta con il Lumezzane nel 2010.



Salti di categoria, grandi gioie
“Tutte le promozioni hanno un sapore speciale, impossibile dimenticarle. La prima con il Cagliari fu uno straordinario traguardo perché rappresentò il ritorno in A non solo di una città ma di tutta la Sardegna. Ricordo con gioia anche la promozione in B con il Vicenza, una bella soddisfazione per la nuova proprietà (la famiglia Rosso, ndr.) che aveva acquisito la società due anni prima: in questa squadra ho giocato in due periodi diversi, dal 2013 al 2016 e poi dal 2019 al 2021, per un totale di oltre 170 partite in campionato, posso dire di sentirmi addosso la maglia biancorossa. Per quanto riguarda la promozione di quest'anno a Catanzaro si è trattato di una cavalcata vincente, frutto del lavoro portato avanti da tempo dal club, dallo staff e dalla squadra. È stato bello aver dominato il girone non solo con le vittorie ma soprattutto con il gioco, imponendo sempre un'idea di calcio. Dopo settimane i tifosi sono ancora in festa, visto che la cadetteria mancava da 17 anni”.



Rimpianto Serie A
“Non aver mai esordito in Serie A è un rimpianto, ma non posso rimproverarmi nulla e comunque sono soddisfatto della mia carriera. Forse è mancata l'occasione giusta e anche un pizzico di buona sorte. Con la Lazio sono stato convocato in prima squadra da ragazzo, andando alcune volte in panchina, mentre a Cagliari, dopo la promozione ottenuta con i miei compagni, non venni confermato, in quanto ero di proprietà del Chievo, che a sua volta era in A. Ma una volta rientrato in Veneto mi fu spiegato che la "rosa" era già al completo e fui prestato al Cesena. A conti fatti il rammarico maggiore risale però alla stagione 2015-2016: con il Vicenza di mister Pasquale Marino, che aveva scelto me come capitano, arrivammo terzi in Serie B per poi essere eliminati nella semifinale play-off contro il Pescara: in caso di promozione sono sicuro che l'anno successivo avrei continuato a far parte del progetto, potendo così coronare il mio sogno di mettermi alla prova nella massima categoria”.



Un futuro da decidere
“Al momento mi sento calciatore al 100%, sto bene fisicamente, quindi ogni decisione sul futuro verrà presa a suo tempo. Con il Catanzaro ho un contratto sino a giugno 2024 che sono pronto a rispettare, in ogni caso in estate mi confronterò con i dirigenti. Una volta conclusa la carriera potrei anche fare il tecnico, ma è solo una delle ipotesi. Al momento non ho nessun patentino da allenatore, vedremo anche se restare nel mondo del calcio. Da studente ho conseguito il diploma di geometra, quindi mi lascio aperte altre possibilità lavorative”.

La famiglia come hobby
“Nel tempo libero mi piace giocare a padel e quando posso, soprattutto durante le vacanze estive, divertirmi con la mia moto d'acqua. A conti fatti il mio unico e vero hobby è la famiglia. Mia moglie Viola l'ho conosciuta ai tempi del Sassuolo, ad inizio carriera: ci siamo sposati 5 anni fa ma siamo insieme da 14. Lei mi ha sempre seguito nelle varie città che hanno contraddistinto la mia vita, un matrimonio rallegrato dalla nascita dei nostri due figli: Matias, 5 anni, e Alessandro Liam che ora ne ha 2. Il più grande ha voluto iscriversi alla scuola calcio, ma da quest'anno gioca anche a tennis: penso che da bambini e ragazzi è giusto praticare sport per divertirsi”.