Calciatore del mese Serie A aprile 2023

Scritto il 05/05/2023
da l'Ultimo Uomo


RICCARDO ORSOLINI đź‘Źđź‘Źđź‘Ź

Dopo i problemi muscolari avuti a marzo, Orsolini ad aprile è partito una sola volta titolare ma ogni volta che è entrato ha fatto sentire una differenza, è stato la scossa elettrica che ha ravvivato la partita. E lo è stato, come è suo stile e mentalitĂ , ogni volta che la palla gli è passata tra i piedi. Contro l’Atalanta, entrato nel secondo tempo, ha cambiato la partita, puntando ogni volta che poteva e aveva campo a disposizione il suo diretto avversario. 

A pochi minuti dalla fine, forse anche per colpa di un giallo rimediato in precedenza, Palomino ha difeso su Orsolini con prudenza, evitando di farsi puntare, aspettandolo dentro l’area di rigore e permettendogli di rientrare sul sinistro. Orsolini ha preso la mira e ha calciato a giro sul secondo palo, chiudendo la partita.

Orsolini è stato votato come miglior giocatore del mese di aprile  non solo perchĂ© questa è la sua migliore stagione dal punto di vista realizzativo, la prima in doppia cifra, ma anche perchĂ© è diventato quello che ci si aspettava da quando aveva vent’anni: un giocatore importante per il Bologna, un punto di riferimento tecnico, tattico e caratteriale. 

In questa stagione stiamo vedendo il senso di Orsolini all’interno di una squadra maggiormente associativa, in cui quasi tutti preferiscono giocare sul corto e in cui, senza Arnautovic, lui ha piĂą spazio per attaccare la profonditĂ . Il Bologna ha bisogno di un giocatore che si prenda responsabilitĂ  creative e lui è uno dei pochi in grado di portare palla, saltare l’uomo e calciare in porta. 

E come il Bologna beneficia dei suoi strappi e delle sue “intuizioni”, così Orsolini migliora grazie al posizionamento dei compagni: alle distanze ravvicinate, agli smarcamenti con cui gli offrono sempre un appoggio, una soluzione dinamica, grazie alla fluiditĂ  che contraddistingue la squadra di Motta.  

A ventisei anni, questa potrebbe essere la stagione in cui Orsolini tira una riga. Quello che c’era prima - i dubbi, l’ansia - è storia passata. Adesso c’è la felicità di giocare con i compagni, di non sentirsi solo in campo, e di provare liberamente quello che gli viene in mente. Da qui in poi la storia di Orsolini potrebbe essere una storia nuova.

QUI l'approfondimento di ULTIMO UOMO