In testa… Coda (Massimo)

Scritto il 25/05/2023
da Claudio Sottile


“La Lanterna” e le sue ombre
“Non sono contento al 100% del mio rendimento personale col Grifone. Venivo dal biennio di Lecce, nel quale ero diventato ormai insostituibile. Quando sono arrivato a Genova, avendo a che fare con tanta concorrenza, ho perso qualche certezza, non mi sentivo lo stesso. Però alla fine l’obiettivo è stato raggiunto, ed è andato tutto bene”.

Film del campionato
“Tra novembre e dicembre il momento peggiore, quando siamo incappati in un filotto di tre sconfitte e un pareggio, e stavamo andando un po’ in tilt. Poi c’è stato l’avvicendamento in panchina, lì è cambiata la nostra annata”.

Il gol stagionale da ricordare
“A marzo, contro la Reggina in notturna, è stato bello. Rientravo dall’infortunio, lo stadio ‘Ferraris’ stracolmo, è stata la più forte emozione personale che ho vissuto in rossoblù”.



L’avversaria rognosa
“Il Südtirol del ritorno, in casa loro ho visto una formazione bella quadrata, difficile. All’andata forse no, ma a Bolzano lasciarono davvero pochi spazi, infatti ai play-off i biancorossi potranno essere fastidiosi”.

La terza a salire, dopo Frosinone e Genoa
“L’ho detto ai miei compagni: pur essendo arrivato ottavo in classifica, il Venezia potrà essere la mina vagante e rappresentare la sorpresa. Mentalmente sta meglio di tutte le altre. Altrimenti, scelgo il Cagliari”.

Eredi
“Ce ne sono diversi bravi che ho notato quest’anno. Su tutti, Nicholas Bonfanti del Modena, e mi piace anche come si muove Simone Mulattieri del Frosinone”.



Passione pizza: quella della promozione è…
“Bella piena. Metterei salsiccia e friarielli, come si fa a Napoli. Base bianca, con la mozzarella di bufala”.

Altri ingredienti, quelli di un trionfo
“Essere un gruppo solido, equilibrato, questo ti aiuta tanto nel raggiungere l’obiettivo. Se una squadra inanella 20 clean sheet, significa che è messa bene in campo. Avendo svariate scelte davanti, sai che i gol prima o poi arrivano. Ecco cosa serve per imporsi in campionato”.



La retrocessione in Serie C del Benevento
“Inaspettata, nessuno avrebbe potuto preventivarla. Lì ho pure un caro amico, Gaetano Letizia, il mio dispiacere è doppio. Quando incappi nella stagione storta, poi non riesci a riprenderti, ultimamente è successo a diverse squadre in Serie B. Ricordo la doppia discesa del Crotone, addirittura dalla massima alla terza serie in due anni, o il Novara del 2017/2018, partito con ambizioni di alta classifica e finito all’inferno. Inizi ad andare in difficoltà e pensi di avere i giocatori per uscirne; invece, giornata dopo giornata, vai sempre più giù, e quando provi a rimediare è troppo tardi”.

Allenatori, attaccanti
“Quando eravamo assieme a Benevento, a Pippo Inzaghi piaceva attaccare la porta durante le esercitazioni, mentre Alberto Gilardino è più strutturato, non lo fa (sorride, ndr). Super Pippo, in allenamento, esultava come se avesse segnato un gol in Champions League”.



Centravanti, nella prima stagione in Liguria undici marcature complessive e il pass per la Serie A. Nel biennio leccese due volte capocannoniere, oltre al titolo di migliore giocatore del campionato cadetto 2021/2022. In carriera anche 34 gol con il Benevento e 33 con la Salernitana.