Da lontano... Maximiliano Achille Uggè (Levadia Tallin, Meistriliiga, Estonia)

Scritto il 07/03/2022
da Pino Lazzaro


Di Treviglio, classe 1991, papà italiano e mamma russa (ecco perché quella x sul nome, “in Russia non usano la esse come noi”), Maximiliano Uggè è cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, vestendo poi via via le maglie di Triestina, Monza, Pavia e Lecco. Sono seguite poi le prime esperienze all’estero: dapprima in Lituania col Süduva e poi in Estonia col Nömme Kalju, club con cui ha vinto il suo primo “scudetto” estone (e una Supercoppa d’Estonia), bissato nel 2021 col Levadia Tallin, sua attuale formazione. Tra le due esperienze estoni, le stagioni in C con Gozzano e Gubbio.

 



“Sono arrivato qui con loro la scorsa estate, dal Gubbio: le ho giocate tutte, tranne due per somma di ammonizioni. Il campionato doveva finire per i primi di novembre, ma anche qui col Covid ci sono stati dei problemi, abbiamo finito così un mese dopo, a dicembre. La preparazione l’abbiamo iniziata verso metà gennaio e poi siamo andati un mese in Turchia, era più al caldo”.

Con la famiglia
“Vivo in centro a Tallin, grosso modo mezzo milione di abitanti, è la capitale. Si sta bene e ce ne sono parecchi di italiani che sono venuti qui ad aprire delle attività, ci sono meno tasse da pagare e tanti sono i ristoranti italiani. Vivo qui con la mia compagna e mia figlia, due anni, lei che il primo anno praticamente non ha mai dormito… Ora che sono in Turchia loro sono andate in Italia e quando torno io, saremo tutti assieme. Da quando sono arrivato qui, dall’estate, io non sono più tornato in Italia, sono così sette mesi e ancora dovrò aspettare perché avremo i preliminari di Champions”.

Inglese e russo nello spogliatoio
“No, non abbiamo proprio trasferte lunghe, la più lontana è una squadra vicina al confine con la Russia, quattro ore e mezza di pullman, per il resto massimo tre ore, la settimana tipo è simile alla nostra, il doppio lo facciamo al mercoledì e ritiro al sabato. Nello spogliatoio la lingua un po’ comune è l’inglese, poi viene il russo; c’è un gruppo di ragazzi estoni che tra loro parlano la loro lingua e ci sono pure un po’ di serbi e serbi sono sia l’allenatore che lo staff. Io me la cavo, sia con l’inglese che col russo”.



Calcio in crescita
“Per quel che ho visto, ora quel che si gioca qui è un calcio direi proprio europeo, ricordo che il primo anno che venni qui, era il 2014, si vedeva che erano indietro ma ora è cambiato. Le squadre hanno investito e ci sono allenatori portoghesi, serbi, olandesi. Tatticamente noi italiani continuiamo a essere i migliori, ma per tutto il resto direi che il livello è appunto europeo”.

Il dopo
“A che punto della mia carriera? Beh, non credo di essere ancora arrivato alla fine, però mi rendo conto che al futuro devo comunque iniziare a pensarci. Mi divertirò insomma ancora per qualche anno, questo sì, penserò dunque al calcio giocato. Qualche idea ce l’ho, nulla di certo anche se in ogni caso vorrei comunque starci dentro al mondo del calcio”.

Forza Atalanta
“Con gli occhi di adesso, che ho 30 anni, devo per forza ricordarmi le tante promesse non mantenute nei miei confronti lì in Italia, ero giovane, la prospettiva di andarmene in giro a fare quel che mi piaceva mi attirava, girare il mondo. Facile non è stato, specie all’inizio, ricordo lì in Lituania, non sapevo nulla e non intendevo nulla… Ricordo, ancora, sempre in Lituania, città piccola, praticamente nessuno che parlava inglese: nonostante tutto mi accolsero alla grande, ci sono stato tre anni con loro, mi sono trovato bene, anche in Estonia è lo stesso: siamo visti molto bene noi italiani. L’Italia? Seguo, seguo, con la tv ho il canale italiano e non mi perdo una partita della squadra di cui sono proprio tifoso, l’Atalanta”.



Alla Meistriliiga (la serie A estone) partecipano dieci formazioni che si affrontano con la formula del doppio girone all’italiana, con andata e ritorno. La squadra campione di Estonia (lo scorso campionato appunto il Levadia Tallinn) ha diritto di partecipare alla Uefa Champions League, partendo dal secondo turno preliminare.