Focus neopromosse, Mattia Maita (Bari)

Scritto il 14/10/2022
da Claudio Sottile

 Speciale Serie B 

Continua il nostro viaggio tra le 4 neopromosse in Serie B: dopo Giacomo Poluzzi del Südtirol, andiamo dall'altro capo della penisola fino a Bari per incontrare Mattia Maita, giovane centrocampista dei galletti.

 




A fine campionato contento se…
"Se riusciremo a raggiungere l’obiettivo di squadra, che è la salvezza. L’anno scorso abbiamo dominato il torneo, chiudendo con otto punti di vantaggio sulla seconda, e vincendo con tre giornate d’anticipo, sfruttando tutta la voglia dello spogliatoio, della città, della tifoseria, della società. È stata un’emozione unica, poi imporsi a Bari è qualcosa di speciale. Il popolo biancorosso ti sta vicino e ti fa sentire il calore. Festeggiare davanti a 25.000 persone è bellissimo, abbiamo regalato questa emozione ai tifosi e penso che il ricordo rimarrà per sempre dentro di me. Nonostante ciò, quest’anno siamo comunque una neopromossa, affrontiamo una realtà nuova, una Serie B difficilissima, pertanto pensiamo prima al traguardo minimo. Tutto quello che verrà dopo sarà un di più. Nel caso cercheremo di divertirci fino alla fine e di dare, chissà, ancora una gioia alla nostra gente".

Più difficile essere promossi dalla Serie C oppure confermarsi in cadetteria.
"Il campionato di terza serie, soprattutto il girone meridionale, è molto particolare perché vai a giocare in piazze difficili, dove il campo non aiuta. Anche la Serie B è complicatissima. Non c’è una categoria più facile dell’altra, a questi livelli è ostica contro chiunque. In Serie C magari non ti aiuta l’ambiente quando sei in trasferta; noi siamo il Bari, quindi per chi ci affrontava era ogni volta la sfida della vita".



Le insidie maggiori, nascoste durante il cammino.
"Sono sempre dietro l’angolo. Contro chiunque giochi, puoi sia vincere che perdere o pareggiare. Incroci tutte squadre attrezzate per far bene, contesti e stadi importanti. Siamo carichi di entusiasmo, proviamo a sfruttare le nostre armi e a portare sempre a casa i tre punti".

Nessuno stop in occasione di Qatar 2022.
"Secondo me non è stato giusto programmarli in autunno. Per chi come me da bambino ha sempre visto i Mondiali con gli occhi dell’amore verso la propria Nazionale e i propri giocatori, è opportuno che siano alla fine della stagione. I calciatori devono prima terminare gli impegni con la loro squadra e poi concentrarsi sulla rassegna internazionale; così, invece, in tanti scelgono un club solo per arrivare preparati ai Mondiali. Non va bene. Alcuni campionati si fermano e poi riprendono, altri non si bloccano, chi va in nazionale accusa infortuni, c’è chi ha giocato di più, chi di meno, è tutto falsato. Ma al giorno d’oggi non ci meravigliamo più di nulla!".



Una partita cerchiata sul calendario, aspettata con pathos.
"Quella in casa del Genoa, la più forte. Giocare a Marassi sarà veramente bello. Affronteremo una squadra scesa dalla massima serie, che da piccolo guardavo sempre in tv".

La Serie B come serbatoio dei talenti in erba: si attinge anche dal Bari.
"Siamo pieni di giovani forti, e dico Elia Caprile, Walid Cheddira, Alessandro Mallamo, Gianmarco Cangiano, Giacomo Ricci. Li osservo tutti i giorni in allenamento e sono ragazzi intelligenti, con spirito di sacrificio. Secondo me arriveranno in alto".

Possibilità di doppia scalata, impresa spesso avvenuta nelle ultime stagioni.
"La Serie B è particolare, può succedere di tutto, quindi perché no?! Però, ripeto, in questo momento il nostro obiettivo è la salvezza. Abbiamo iniziato bene il campionato e cerchiamo di continuare così il più possibile. La squadra, anche se l’anno scorso eravamo in C, è forte, perciò tutto è possibile".