Mancherà all’Italia, Josip Iličić.
Dodici anni dopo torna a casa, in Slovenia. Un ritorno romantico, dettato forse da quella voglia di protezione che da un po’ gli mancava. Un giocatore dal talento cristallino, a tratti espresso in modo altalenante. Creatività, imprevedibilità, intelligenza.
Il momento più alto della sua carriera in Italia, a Bergamo, nella stagione 2019/2020. Numeri importanti in campionato, la Champions League vissuta da protagonista in quella favolosa prima volta dell’Atalanta. Poi il passo rallenta, si fa più affannoso fino a quando si susseguono le voci su un momento non facile dal punto di vista personale. Il campione fragile ritorna, poi si stacca ancora.
E poi un giorno di ottobre arriva la notizia della sua partenza che assieme a lui trasferisce in Slovenia una serie interminabile di gesti tecnici di un talento silenzioso.
Buon nuovo inizio Josip, buon ritorno a casa.