Il “Barone” Causio, un pezzo di storia del nostro calcio

Scritto il 23/11/2022
da Luca Pozza


Rappresenta un pezzo di storia del calcio italiano. Stiamo parlando di Franco Causio, classe 1949, campione del Mondo di Spagna '82 con la Nazionale di Enzo Bearzot, con la quale aveva disputato anche l'edizione di Argentina '78 (quarto posto per gli azzurri), dopo aver esordito nell'edizione di Germania '74 (eliminazione nei gironi) con il c.t. Valcareggi. A livello di club il periodo migliore è avvenuto con la maglia della Juventus, con la quale ha conquistato sei scudetti, la Coppa Uefa nel 1976-1977 (primo trofeo internazionale per i bianconeri) e una Coppa Italia nel 1978-1979. Ecco cosa ci ha detto il “Barone”, questo il suo soprannome quando giocava, a margine del 22° Galà del Calcio Triveneto, organizzato dall'AIC e tenutosi lunedì 14 novembre al Teatro Comunale Città di Vicenza.



Italia assente
“L'assenza dell'Italia ai Mondiali in Qatar è una grossa delusione, fa male soprattutto perché non ci siamo qualificati per la seconda edizione di fila. Indubbiamente serve una riflessione, io dico che nel nostro campionato ci sono troppi stranieri, a scapito dei giovani, dai quali bisogna ripartire per rilanciare il calcio azzurro. Ho disputato tre edizioni di questa rassegna, so cosa significa andare ai Mondiali e non andare. Mi dispiace perché dopo aver vinto l'Europeo non mi sarei mai aspettato la mancata qualificazione per Qatar '22: bisogna accettarlo e saper ripartire sperando che il c.t Mancini riesca a creare nuovamente un bel gruppo”.

Mondiali in inverno
“Sono contrarissimo alla disputa della massima competizione in questo periodo, a cavallo tra autunno e inverno, è una cosa che non ha assolutamente senso. A queste date per la disputa dei mondiali erano tutti contrari, ma lo hanno organizzato ugualmente e alla fine è stato accettato: sarà un torneo anomalo. Mancando l'Italia non ho dubbi per chi fare il tifo: mia moglie è brasiliana, quindi è normale che sosterrò la Nazionale verdeoro, anche se vincere il titolo sarà durissimo per tutti”.



Il ricordo di Pablito
“Quest'anno in particolare il mio primo ricordo sarà rivolto a “Paolino” Rossi che ci guarda sempre dall'alto ed è sempre nel mio cuore. Noi campioni del Mondo di Spagna '82 ci teniamo in contatto quotidianamente attraverso una chat, c'è anche Federica (Cappelletti, ndr.), la moglie di Paolo. Nei giorni delle partite il suo ricordo sarà ancora più forte, non solo perché del trionfo di quel mondiale fu il grande protagonista”.

Lo stop in Serie A
“Uno stop di quasi due mesi, un tempo estremamente lungo nel mezzo della stagione, è una cosa assurda che finirà con il condizionare il campionato italiano e quelli europei. Non sappiamo cosa succederà, è un fatto nuovo e anomalo, gli staff e i preparatori atletici dovranno lavorare al meglio per fare in modo che dal 4 gennaio le squadre entrino subito in condizione”.



Napoli favorito
“Per quanto visto finora, credo che favoritissimo sia il Napoli, capace di infilare una serie incredibile di vittorie e risultati positivi. Sinora ha dominato in Italia e in Champions League, a me ha regalato grandissime emozioni. Bisogna dire bravo e fare i complimenti a mister Spalletti che ha costruito una squadra con i fiocchi, al d.s. Giuntoli e a tutta la società, i cui “scouting” hanno saputo scoprire giocatori importanti, ai quali gli altri club non sono arrivati”.

Il calcio in tv
“Alla mia età guardo il calcio per divertirmi. Seguo, per quanto mi è possibile la nostra Serie A, ma se posso scegliere preferisco vedere i campionati esteri, in particolare la Premier, che mi soddisfa di più”.