Pagine Azzurre
Tenutosi dall’1 al 5 novembre, al torneo Val de Marne (dipartimento francese della regione dell’Île de France, poco a sud di Parigi) hanno partecipato le nazionali U16 di Francia, Belgio, Svizzera e Italia. Due le vittorie per i nostri azzurrini (2 a 1 al Belgio e 3 a 2 alla Francia) e una sconfitta (1-2 con la Svizzera), con una classifica finale che ha visto appaiate in testa con 6 punti Italia e Svizzera (Francia a 4 e Belgio a 1). Grazie alla differenza reti (+ 1 per noi e – 2 per la Svizzera), la vittoria del torneo è andata così alla nostra U16. Complimenti.
“È stato un torneo di alto livello, non sempre magari le squadre vengono con i più forti, stavolta sì. Con formazioni, tipo Francia e Belgio, che fisicamente sono straripanti, bravi certo pure tecnicamente e tatticamente, ma che dal punto di vista fisico sono più avanti di noi, un gap insomma che comunque ora c’è”.
Che calcio
“Orientato verso la costruzione dal basso, così con una prima pressione, provando a cercare le verticalizzazioni. Pur se sedicenni si nota subito che hanno già buone conoscenze, con un’intensità di gioco molto ma molto elevata, cosa questa che non si riscontra qui da noi in Italia”
Occhio al recupero
“Al torneo c’erano squadre di prima fascia, come detto qualità e tanta intensità, dovendo per forza tener conto del poco tempo per il recupero. I nostri ragazzi avevano giocato la domenica in campionato, poi le partite – e che partite – al martedì, giovedì e sabato: quattro partite in sei giorni, a quei ritmi, per forza la necessità e la difficoltà della gestione”.
Speranze
“Un gruppo questo dell’U16 molto promettente, spero che siano tanti coloro che si confermeranno in futuro. Classe dei 2007 e si sa che chi è già pronto adesso magari poi si ferma e chi invece ora è un po’ indietro poi avanza. Ci vuole pazienza e bisogna saper aspettare”.
Vedere e capire
“Sono comunque dei ragazzini e importanti sono le regole, il come si pongono negli allenamenti. Se formi l’uomo, forse può uscire poi il calciatore. Ce ne sono già di molto concentrati, l’attenzione con cui si curano e altri invece che sono ancora dei bambini… tutti comunque con i loro problemi, bisogna star loro vicini, usando sia il bastone che la carota, cercando di “vedere” e di capire”.
Solo mister
“Né il tu, né il lei: mi chiamano mister. Mi ritengo una guida e non voglio insomma essere un loro amico, facile altrimenti che se dai un dito ti prendano il braccio… e sono svegli, basta guardarli e capiscono subito se qualcosa non va e devo dire che con l’età che hanno, è più facile con loro”.
Insistere
“Dai, le regole sono le solite: puntualità, dedizione, rispetto. Ogni tanto magari qualcosa se la dimenticano e allora è bene tornarci su. Vedi con la Francia, la festa che hanno fatto ma certo lo spogliatoio doveva poi essere pulito, come no, niente carte e bottiglie in giro”.
Cosa dice il ranking
“Anni fa nel ranking eravamo al 22° posto con l’U17, ora siamo terzi e lo stesso con l’U19, sempre dal 22° posto siamo passati al quarto. Un dato, questo del ranking, che davvero misura il lavoro che è stato fatto”.
Utile?
“Sì, credo di sì, anche perché cerco di trasferire altro, non solo calcio. Nel mio percorso di calciatore, senza essere passato da settori giovanili importanti, tutto quello che sono riuscito a fare me lo sono sudato, partendo dai dilettanti e arrivando alla Nazionale. Così l’insistere con loro su come affrontare le difficoltà, il non mollare e nonostante tu insista sul fatto che sono sempre comunque seguiti, quanto rimangono male se magari non vengono richiamati”.
Quel che manca
“No, non mi manca l’andare sul campo tutti i giorni, no. Confesso che quel che mi manca è proprio il calcio giocato, magari lì, al mio paese: se potessi tornare indietro, farei la firma, giusto giocare col pallone…”.
LA SPEDIZIONE
Portieri: Alessandro Nunziante (Benevento), Tommaso Vannucchi (Fiorentina);
Difensori: Federico Colombo (Milan), Mattia Cappelletti (Milan), Giorgio Vezzosi (Sassuolo), Siaka Diallo Khallouki (Juventus), Christian Garofalo (Napoli), Jacopo Contarini (Juventus), Gianluca Maggiore (Atalanta);
Centrocampisti: Diego Pisani (Fiorentina), Ernesto Perin (Milan), Niccolò Gariani (Atalanta), Marco Genovese (Sampdoria), Alessandro Olivieri (Empoli), Alessandro Di Nunzio (Roma), Alessandro Ciardi (Inter), Mattia Liberali (Milan);
Attaccanti: Francesco Castaldo (Bologna), Gabriele Mazzetti (Bologna), Stefano Maiorana (Fiorentina).
Lo staff – Tecnico: Daniele Zoratto; Assistente tecnico: Davide Cei; Preparatore atletico: Luca Coppari; Preparatore dei portieri: Fabrizio Capodici; Match analyst: Luca Romualdi; Medici: Valerio Andreozzi e Sofia Calaciura Clarich; Fisioterapista: Alessandro Sferrella; Nutrizionista: Vito Flavio Valletta; Segretario: Fabio Ferappi.