Ha esordito in Serie A con il Catania a 19 anni, mentre in carriera ha giocato in B con le maglie di Barletta, Modena (tre anni di fila), Carpi e Crotone, società nella quale milita attualmente nel girone C di Serie C. Luca Calapai, 30 anni il prossimo 20 maggio, ruolo difensore, è nativo di Messina, dove ha mosso i primi passi. L'età gli garantisce il sogno di poter essere protagonista almeno in una categoria superiore rispetto a quella attuale.
Debito di riconoscenza
“Il mio obiettivo” - confida – “è tornare a giocare in Serie B e in particolare mi piacerebbe farlo con la mia attuale squadra, con la quale ho un debito di riconoscenza. A Crotone sono arrivato nel gennaio 2022, quando la squadra giocava in B ma nel girone di ritorno non siamo riusciti a risalire la classifica e a fine stagione è arrivata la retrocessione. Quest'anno siamo protagonisti di un grande campionato e con tanti punti conquistati, ma sulla nostra strada abbiamo trovato un Catanzaro fenomenale”.
Ricordi da ragazzo
“Ho iniziato nel settore giovanile della mia città per poi passare alle giovanili del Catania. Qui nella stagione 2011-2012, all'età di 18 anni, in forza alla Primavera, sono stato aggregato alla prima squadra, con la quale mi sono allenato tutta la stagione. Ho esordito solo a fine stagione, ma per me è un anno decisivo nella mia carriera in quanto sono maturato molto potendomi allenare tutti i giorni con giocatori del calibro di Papu Gomez, Biagianti e Maxi Lopez. Sono stato convocato per quasi tutte le trasferte, ho disputato qualche amichevole, sino a quanto ho esordito in Serie A a fine stagione, entrando nel match contro l'Udinese”.
Vita da professionista
“L'anno successivo sono stato ceduto in prestito al Barletta in Serie C, si è trattato di un'esperienza molto positiva, a 19 anni ho vissuto per la prima volta lontano da casa, mentre dal punto di vista calcistico ho giocato quasi sempre da titolare, segnando 1 gol. Altra tappa fondamentale della mia carriera è stata Modena, arrivare in una piazza così importante e affrontare il campionato di B a 20 anni ha rappresentato una grande soddisfazione: tre anni di Serie B in una società dove non ti faceva mancare nulla ma anche una bella città e tante amicizie fuori dal campo. Il fallimento del club ha rappresentato una batosta per tutto l'ambiente, soprattutto per i tifosi: sono cose che non vanno assolutamente bene, non dovrebbero succedere. L'anno successivo, da svincolato, sono rimasto nella stressa provincia, approdando al Carpi in Serie B”.
Il rientro a casa
“Nell'estate 2018 sono ritornato a Catania, è stato come rientrare a casa ma anche una sfida importante perché questo club, in quel momento in C, rappresenta da sempre una piazza di livello superiore alle altre, dove sei chiamato a dare il massimo per la maglia, anche per la presenza di una tifoseria calda e appassionata. A Catania ho sempre ricevuto grande affetto dai supporter, che per me hanno avuto un occhio di riguardo anche per il fatto di aver esordito da ragazzo dopo essere cresciuto nelle giovanili: sono stati 4 anni intensi con oltre 100 presenze (108, ndr.) e 5 reti. Poco più di un anno fa è stato bello ritornare a Crotone, riabbracciare la Serie B anche se poi siamo retrocessi. Ora vogliamo tutti il riscatto”.
L'hobby dei viaggi
“Non ho molti hobby per la verità, finora il mio unico interesse è stato il calcio. Ho conseguito il diploma magistrale, con specializzazione in scienze umane, ma ancora non so cosa farò in futuro. La mia ragazza si chiama Mariachiara, è originaria di Messina come me, siamo insieme da 4 anni, ci vediamo quando possibile abitando a circa 200 km di distanza, bastano un paio d'ore d'auto. In comune abbiamo la passione di viaggiare. Sfruttiamo le vacanze, soprattutto quelle estive, per visitare luoghi e città nuove, anche in compagnia di altri amici in comune”.