Iniziamo il nostro viaggio tra le 4 promosse in Serie B: si parte con Jari Vandeputte, ala belga in forza al Catanzaro, punto fermo offensivo della formazione calabrese
A fine campionato contento se…
“Se il Catanzaro, innanzitutto, avrà riespresso il gioco mostrato nell’annata passata. Riuscendoci, sarà rimasto in Serie B.”
Più difficile essere promossi dalla Serie C oppure confermarsi in cadetteria?
“Dico la prima. Ce l’ho fatta due volte, con il Vicenza nel 2019/2020 e appunto con i calabresi, ma al momento ho nel curriculum soltanto un anno in Serie B, quello con i veneti, ho poca esperienza della categoria. Credo, comunque, che sia più complicato salire dalla Lega Pro”.
Le insidie maggiori, nascoste durante il cammino
“La seconda serie è molto più complicata della terza. Contro tutte le squadre, ben oltre il novantesimo, devi rimanere concentrato al 100%. Questo è l’aspetto più pericoloso. Ne abbiamo avuto la prova opposti al Lecco, prima della sosta: abbiamo vinto 3-4, però loro fino all’ultimo secondo hanno forsennatamente provato a pareggiare. Ci vuole continuità nell’attenzione, nelle prestazioni, per fare bene e raggiungere il primo obiettivo 2023/2024 del Catanzaro: la salvezza”.
Ai blocchi di partenza con le X nel calendario
“Difficile commentare. Abbiamo avuto la fortuna di iniziare regolarmente e non dover saltare giornate, affrontando con ordine prima il ritiro e poi gli impegni ufficiali”.
Una partita cerchiata in agenda
“Noi tutti del Catanzaro attendiamo il derby contro il Cosenza. È la sfida più sentita, in primis per la gente e i tifosi. Personalmente, però, ci sono altre gare affascinanti da giocare. Contro la Sampdoria, per esempio. Andare in stadi prestigiosi, di alto livello, è sempre una bella esperienza”.
La Serie B come serbatoio dei talenti in erba: si attinge anche dal Catanzaro
“In estate tanti giovani sono arrivati in giallorosso. Penso a Luca D’Andrea, in prestito dal Sassuolo, che a giugno ha disputato e vinto con l’Italia il Campionato Europeo Under 19. È un ragazzo bravissimo, forte, ha 19 anni e il futuro davanti. Poi ci sono Matteo Stoppa, Andrea Ghion, che comunque era già con noi nella cavalcata della promozione. E altri fanno parte del nostro spogliatoio, giovani con qualità e voglia di imparare, la dote più importante”.
Possibilità di doppia scalata, impresa spesso avvenuta nel torneo cadetto
“Parlo per la mia squadra. Noi ragioniamo sul volerci salvare il più presto possibile, restiamo con i piedi per terra anche dopo essere partiti bene in questo inizio di campionato. Sappiamo che è una competizione difficile, e che lo diventerà sempre più. Le avversarie cominceranno a conoscere noi e le altre promosse. Dobbiamo salvarci, poi nel caso vedremo dove potremo ulteriormente arrivare”.