Gli "italiani" della SVIZZERA

Scritto il 19/06/2024
da Claudio Sottile


Yann Sommer (Inter), Ricardo Rodriguez (Torino), Michel Aebischer e Remo Freuler (Bologna), Noah Okafor (Milan), Dan Ndoye (Bologna): sembra un sestetto perfetto per un tournament, mixato omogeneamente per caratteristiche e posizioni in campo. Invece, è la pattuglia elvetica che milita nel campionato italiano, selezionata dall’allenatore Murat Yakin per superare senza complicazioni il primo sbarramento. Sommer ha messo esperienza e mani sulla seconda stella nerazzurra, chiudendo con 19 clean sheet e risultando il portiere meno battuto nei principali campionati d’Europa. Niente male per un calciatore che il Bayern Monaco aveva lasciato partire a cuor leggero, derubricandolo a poco più di un tappabuchi per il lungodegente Manuel Neuer. Rodriguez è formalmente ancora il capitano del Torino, ma al 30 giugno il suo contratto non sarà rinnovato. Sull’imbrunire dell’esperienza sotto la Mole, si è tolto la soddisfazione del primo gol in granata, contro quel Milan che l’aveva portato in Italia nell’estate delle “cose formali”.



Aebischer è stato una colonna portante del miracolo sportivo costruito al “Dall’Ara”. Nel 68% delle volte (delle 36 in cui è stato schierato) è stato titolare, statistiche che danno la tara del suo apporto alla causa emiliana. Freuler ha chiuso la stagione felsinea con la fascia al braccio, dopo lo stop di Ferguson, ma a prescindere dal rango istituzionale, aveva già i galloni di protagonista del centrocampo bolognese. Mai reciso il suo cordone ombelicale con l’Atalanta, tanto che non è raro notare il like del metronomo nel profluvio di post social che celebra la vittoria della Dea in Europa League. Okafor è stato un classico dodicesimo uomo, entrando in maniera stabile nelle rotazioni milaniste di Stefano Pioli. Nonostante le sole due presenze stagionali da 90 minuti, a referto ha scritto sei volte il cognome di origine nigeriana. Salvo scossoni rimarrà nel Milan che sarà, cercando di smuovere quello zero nella casella dei gol segnati col Diavolo in Europa. N’Doye, un attaccante da due urrà in stagione: vero che i numeri non portano rancore, ma se Thiago Motta l’ha schierato 20 volte nell’undici iniziale in campionato, in quell’orchestra perfetta che è stato il Bologna, inserendolo pure per 12, qualcosa avrà visto in lui. È ancora alla ricerca del primo gol con l'uniforme rossocrociata, (almeno) tre partite in Germania potrebbero servire (anche) a questo.