Gli "Italiani" del BELGIO

Scritto il 26/06/2024
da Claudio Sottile


I “Diavoli rossi” in panchina hanno Domenico Tedesco (nomen omen), un mister dall’italian sound che ha voluto nei suoi ranghi Charles De Ketelaere (Atalanta) e Romelu Lukaku (Roma). La Federazione ha annunciato le convocazioni con un video speciale, girato nelle città o nei club di origine dei giocatori, con stencil delle loro facce. CDK è passato da oggetto misterioso (a Milano) a prezioso (a Bergamo). Anche le cifre urlano queste metamorfosi: dall’uno nella casella dei bonus, al 14 (dei gol) e all’11 (degli assist). Adesso testa ai colori fiamminghi, guidando il rinnovamento di una selezione, la “generazione dorata”, che tenta di cambiare pelle dopo svariate annate annunciate in pompa magna alla vigilia, culminate con i pugni pieni di mosche al triplice fischio e zero finali.



Il centravanti, corazziere come sarebbe stato descritto dalle cronache calcistiche di una volta, nella Capitale –pur in una stagione turbolenta – l’ha messa 21 volte. Merito, anche, della rinnovata dieta con carboidrati mirati: patate dolci, riso nero, gnocchi (ahhh, la cucina romanesca), pasta shirataki (derivata dalla radice di konjac, priva di glutine e a bassissimo contenuto di carboidrati). Anche se, proprio in Nazionale, durante la Coppa del Mondo mediorientale mangiò più gol che forchettate: opposto alla Croazia, big Rom inanellò quattro errori da mani nei capelli, che impedirono al Belgio di giocare tra le dune anche nell’eliminazione diretta. Intanto, lo step minimo è vincere il raggruppamento e conoscere altre città teutoniche.