Azione (sbagliata) e reazione

Scritto il 15/06/2024
da Nicola Bosio

Dortmund, 15 giugno 2024: Italia – Albania 2-1



Inizia con una vittoria di misura, ma comunque convincente, l'Europeo degli azzurri: colpiti a freddo da Bajrami, su un pasticcio della difesa (rimessa laterale di Dimarco e malinteso con Bastoni), la squadra di Spalletti recupera subito e nel giro di 10 minuti pareggia grazie al colpo di testa di Bastoni (su cross di Pellegrini) e si porta in vantaggio con un gran destro da fuori area di Barella (servito da Dimarco). Italia vicina al tris alla mezz'ora con Strakosha che manda sul palo il bel pallonetto di Frattesi. Ripresa con l'Italia padrona del gioco e poche emozioni a parte un sinistro a giro di Chiesa e Donnarumma provvidenziale al 90' su Manaj. Tre punti preziosi in vista della grande sfida contro la Spagna.



Se, come si studia in dinamica, “ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria”, bisognerebbe studiare come, nel calcio, ad uno shock improvviso si riesca non solo a reagire, ma ad andare persino oltre. Perché la banda di Spalletti, al suo primo importante appuntamento a livello internazionale, prende una sberla mica da poco dopo appena 23 secondi, di quelle che rischierebbe di mandare al tappeto anche il più esperto dei pugili, ma si rialza immediatamente e reagisce come nessuno avrebbe mai pensato. Così, se in un minuto gli azzurri rischiano di rovinare la partenza di quell’Europeo che, ricordiamolo, ci vede campioni in carica, con quella sciagurata (e sfortunata) rimessa con le mani di Dimarco, in 10 minuti la raddrizzano col colpo di testa di Bastoni, e in altri 5 la mettono al sicuro con il colpo da biliardo di Barella.



La partita in pratica è tutta qui, in quel primo quarto d’ora da brividi, con i pensieri e le emozioni che prendono le montagne russe (anzi tedesche per restare in clima) e ci portano su e giù dalla grande paura alla grande gioia, nel giro di un battito di ciglia.
E dall’altra parte, quella albanese, la reazione è assolutamente uguale ma… contraria, dallo stupore per quel gol di Bajrami che resterà nella storia per rapidità, alla delusione di non essere riusciti, a loro volta, a tornare in partita nonostante l’ora abbondante ancora a disposizione.
Azione e reazione, si diceva, ma la prossima volta magari… un po’più di attenzione.



ITALIA – ALBANIA 2-1

MARCATORI: 1′ Bajrami (A), 11′ Bastoni (I), 16′ Barella (I)

ITALIA: Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco (dall’82’ Darmian); Jorginho, Barella (dal 90’+2′ Folorunsho); Frattesi, Pellegrini (dal 77′ Cristante), Chiesa (dal 77′ Cambiaso); Scamacca (dall’82’ Retegui).
CT: Luciano Spalletti

ALBANIA: Strakosha; Hysaj, Djimsiti, Ajeti, Mitaj; Asllani, Ramadani, Bajrami (dall’87’ Maçi); Asani (dal 69′ Hoxha), Broja (dal 76′ Manaj), Seferi (dal 69′ Laçi).
CT: Sylvinho

ARBITRO: Felix Zwayer (GER)

AMMONITI: Pellegrini, Calafiori (I); Broja, Hoxha (A)